lunedì 5 giugno 2017

I "ribelli" appoggiati dagli USA stabiliscono una nuova base a sud-est della Siria

dalla pagina http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-i_ribelli_appoggiati_dagli_usa_stabiliscono_una_nuova_base_a_sudest_della_siria/82_20387/

Ormai non si tratta solo di supposizioni, la lotta all'ISIS era solo un pretesto per gli USA per entrare in Siria. Le sorti della guerra nel paese arabo è chiaro: si definiranno ai confini con Giordania e Iraq. 

I membri di Maghaweir Al-Thawra (guardie rivoluzionarie), un gruppo islamista sostenuto dagli USA, hanno istituito un nuovo campo nella zona di Al-Zagiph, nel sud-est della Siria.

L'area si trova a 70 chilometri a nord est di Al-Tanf al confine con l'Iraq e a circa 130 chilometri a sud di Al-Bukamal nella provincia di Deir Ezzor controllata dall'ISIS.

Secondo la dichiarazione rilasciata dal gruppo, la nuova guarnigione intende intensificare la lotta contro il gruppo terroristico.

Tuttavia, sembra ovvio che imporre il controllo sul confine siriano-iracheno è la principale priorità per gli Stati Uniti e per i loro alleati islamici, piuttosto che combattere l'ISIS.
Da sottolineare che la creazione del nuovo campo dei "ribelli" nella Siria sudorientale sia coinciso con il recente annuncio di un rappresentante di un'altra entità appoggiata dagli USA, ovvero le 'Forze democratiche siriane', SDF, le quali hanno sostenuto che "non permetteranno ai gruppi paramilitari sciiti di entrare in Siria dall'Iraq."

Pertanto, il vero obiettivo a lungo termine delle operazioni militari statunitensi nel sud-est della Siria potrebbe essere collegato con le unità delle SDF nella parte nordorientale del paese e quindi effettivamente sigillare l'intero confine siriano-iracheno per isolare Damasco dall'Iraq.
 
Fonte: Al Masdar news - Hammurabi’s Justice