Poi c'è il Coespu da cui, ce lo conferma il gen. Umberto Rocca in un articolo apparso sulla stampa locale (leggi l'articolo) "iniziano le missioni di pace"...
Adesso avremo un "Parco della pace" come "compensazione", fianco a fianco con la nuova base Dal Molin - che si aggiunge a "Site Pluto", "ASP-7" (Fontega), la Ederle, le "facilities" a Lerino, Torri, etc. "Parco della pace": un pugno nello stomaco per molti cittadini che si sono opposti alla costruzione della nuova base.
Sia chiaro: ogni area verde è un "bene comune": ogni parco è quindi benvenuto! Auspicabile che la cittadinanza tutta possa esprimersi su cosa fare di questa area, su come utilizzarla, insieme. Nessuna parte può vantare diritti su proposte o priorità: il parco è di chi abita a Vicenza, per cui l'auspicio è che sia data a tutti i cittadini la possibilità di esprimersi, al di là di sigle e movimenti che dovrebbero (avrebbero dovuto) fare un passo indietro.
Chi di noi fa "presenza a Longare" ed è residente a Vicenza potrà fare la sua proposta su come utilizzare quello spazio verde; ma intanto suggeriamo anche:
non chiamiamolo "Parco della pace", non infanghiamo ancora una volta la parola 'Pace' che per molte persone ha veramente un significato.
"Parco per la Pace" va già meglio ... apprezziamo lo sforzo, ma l'impressione rimane: la parola "Pace" è inflazionata, mentre non va mercificata, non va svuotata di senso: è un termine-concetto-simbolo da rispettare, è una delle parole che sostiene l'azione di chi crede che Pace sia molto di più di assenza di guerra, assenza di violenza, qualcosa che va costruito insieme in modo nonviolento.
Non accettiamo, e ti invitiamo a non accettare, la logica della compensazione...
se vuoi, leggi anche Compensazione. Come mascherare la realtà.
sul Coespu leggi «Da qui [Coespu a Vicenza] iniziano le missioni di pace.
gruppo presenza a Longare "Francesco Scalzotto"
- per la conversione ad uso civile delle basi militari USA sul nostro territorio italiano
- per la nonviolenza e la diplomazia onesta come strumenti preferenziali per risolvere le controversie internazionali
- a difesa della nostra costituzioni e dell'articolo 11
- contro le guerre, le finte missioni umanitarie
- contro la continua corsa agli armamenti, l'apparato industriale bellico, il traffico di armi
- contro l'ipocrisia di chi spaccia missioni militari per missioni umanitarie invece di dire quello che sono: difesa degli interessi di pochi, dell'1% a scapito del 99%
- contro AFRICOM.