Altro che «ritiro».
Al vertice Nato decisa la partecipazione a «Resolute Support». Nuova
missione dopo l'Isaf, ma il parlamento non ne sa niente. Intanto Berlino
dice sì
da http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/9535/
AFGHANISTAN
-
italia,
mondo
Il Parlamento non è stato informato. I
cittadini non ne sanno niente. Ed è molto probabile che lo ignorino
anche i deputati di Sel e del M5S, che nelle scorse settimane hanno
presentato due distinte mozioni per il ritiro accelerato dei soldati
italiani dall'Afghanistan: l'Italia si è già impegnata a contribuire
militarmente a Resolute Support, la missione della Nato che dall'inizio
del 2015 sostituirà la missione Isaf (International Security Assistance
Force). A dirlo chiaro è tondo è stato Chuck Hagel, segretario alla
Difesa degli Stati uniti, al termine del vertice interministeriale della
Nato che si è tenuto il 4 e 5 giugno a Bruxelles. A partecipare c'erano
ben 50 ministri della Difesa, provenienti dai 28 paesi membri della
Nato e dai 22 paesi "non-Nato" che attualmente contribuiscono alla
missione Isaf in Afghanistan. Nelle dichiarazioni successive al vertice,
Hagel ha confermato che gli Stati uniti continueranno a essere il paese
che più contribuisce in termini militari alla missione Nato in
Afghanistan. Ma ha voluto sottolineare il sostegno ricevuto dall'Italia e
della Germania: «Apprezziamo gli impegni che altre nazioni stanno
assumendo - ha dichiarato -, inclusi gli annunci fatti dalla Germania e
dall'Italia secondo i quali assumeranno il compito di nazioni-guida per
le aree settentrionali e occidentali». ...
leggi il resto da http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/9535/