dalla pagina http://ilmanifesto.info/lecatombe-della-guerra-al-terrore-2/
— Giuliano Battiston,
Conflitti. Un
rapporto di scienziati pacifisti accusa: un milione e 300 mila morti
dopo l’11 settembre, quasi tutti civili. Un milione di vittime in Iraq,
220 mila in Afghanistan e 80 mila in Pakistan
La “guerra al terrore” voluta nel 2001 dall’amministrazione Bush «ha
ucciso direttamente o indirettamente circa un un milione di
persone in Iraq, 220.000 in Afghanistan e 80.000 in Pakistan, un
totale di circa 1 milione e 300 mila persone», soprattutto civili.
È questa la conclusione a cui giungono gli autori di Body Count.
Casualty Figures After 10 Years of the War on Terror, un rapporto
redatto da tre gruppi di scienziati attivi nella causa del pacifismo
e del disarmo nucleare: Physicians for Social Responsibility,
Physicians for Global Survival e gli International Physicians
for the Prevention of Nuclear War, la federazione di medici attiva
in 64 paesi che nel 1985 si è aggiudicata il Nobel per la pace per
«aver creato consapevolezza sulle catastrofiche conseguenze di
una guerra nucleare». Si tratta di una stima che, pur escludendo altri
paesi coinvolti nella guerra al terrore come lo Yemen e la Somalia, e
«nonostante sia al ribasso», «è 10 volte superiore rispetto a quella
di cui è consapevole il pubblico, gli esperti e i decisori
politici e rispetto a quella diffusa dai media e dalle principali
organizzazioni non governative».