lunedì 6 aprile 2015

L’ecatombe della «guerra al terrore»

dalla pagina http://ilmanifesto.info/lecatombe-della-guerra-al-terrore-2/

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Conflitti. Un rapporto di scienziati pacifisti accusa: un milione e 300 mila morti dopo l’11 settembre, quasi tutti civili. Un milione di vittime in Iraq, 220 mila in Afghanistan e 80 mila in Pakistan 

La “guerra al ter­rore” voluta nel 2001 dall’amministrazione Bush «ha ucciso diret­ta­mente o indi­ret­ta­mente circa un un milione di per­sone in Iraq, 220.000 in Afgha­ni­stan e 80.000 in Paki­stan, un totale di circa 1 milione e 300 mila per­sone», soprat­tutto civili. È que­sta la con­clu­sione a cui giun­gono gli autori di Body Count. Casualty Figu­res After 10 Years of the War on Ter­ror, un rap­porto redatto da tre gruppi di scien­ziati attivi nella causa del paci­fi­smo e del disarmo nucleare: Phy­si­cians for Social Respon­si­bi­lity, Phy­si­cians for Glo­bal Sur­vi­val e gli Inter­na­tio­nal Phy­si­cians for the Pre­ven­tion of Nuclear War, la fede­ra­zione di medici attiva in 64 paesi che nel 1985 si è aggiu­di­cata il Nobel per la pace per «aver creato con­sa­pe­vo­lezza sulle cata­stro­fi­che con­se­guenze di una guerra nucleare». Si tratta di una stima che, pur esclu­dendo altri paesi coin­volti nella guerra al ter­rore come lo Yemen e la Soma­lia, e «nono­stante sia al ribasso», «è 10 volte supe­riore rispetto a quella di cui è con­sa­pe­vole il pub­blico, gli esperti e i deci­sori poli­tici e rispetto a quella dif­fusa dai media e dalle prin­ci­pali orga­niz­za­zioni non governative».