Tulsi Gabbard (Photo by AFP) |
Giovedì
26 gennaio 2017
Gli
Stati Uniti devono interrompere il supporto al terrorismo sia
attraverso la Turchia e l'Arabia Saudita sia finanziando direttamente
Daesh, afferma la parlamentare statunitense di ritorno da un incontro
segreto con il presidente siriano Bashar al-Assad.
Tulsi
Gabbard, una democratica nella USA House of Representative
(Parlamento USA) controllata dai repubblicani, ha fatto queste
osservazioni in una dichiarazione rilasciata mercoledì.
La
dichiarazione è seguita ad un viaggio di quattro giorni in Siria
dove si è incontrata con rifugiati, con famiglie di combattenti sui
due fronti e anche con Assad.
L'Occidente
insiste che la crisi che ha colpito la Siria dal 2011 potrebbe finire
solamente con la rimozione del presidente dalla carica. Questo
avviene mentre le forze dell'esercito siriano stanno combattendo
contro i terroristi takfire del Daesh (ISIS), che sono considerati
nemici anche dall'Occidente.
"All'inizio
non avevo alcuna intenzione di incontrarmi con Assad, ma quando ne ho
avuto l'opportunità, ho pensato fosse importante non perderla",
e ha poi aggiunto "penso che dovremmo essere pronti a incontrare
chiunque se c'è una possibilità che possa aiutare a porre fine a
questa guerra, che sta causando molta sofferenza al popolo siriano".
Una
pace possibile
Gabbard
suggerisce anche che Assad sia essenziale nel portare la pace in
Siria, un'idea questa rifiutata dai politici più importanti
nell'Occidente.
Bernie Sanders e Tulsi Gabbard (Photo by AFP) |
"Qualunque
cosa una pensi del presidente Assad, resta il fatto che è il
presidente della Siria. Affinché qualunque tentativo di un possibile
accordo di pace avvenga, deve esserci un dialogo con lui" ha
dichiarato alla CNN.
Trentacinque
anni, membro della Guardia Nazionale delle Hawaii, e come tale è
stata in Iraq, ha incontrato il leader siriano due settimane dopo la
vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali l'8 novembre
2016, facendo scattare congetture che a Gabbard venga offerta una
posizione dalla nuova amministrazione per gestire la situazione in
Siria.
"Noi
dobbiamo fermare il supporto diritto e indiretto ai terroristi –
direttamente fornendo armi, addestramento e supporto logistico a
gruppi di ribelli affiliati con al Qaeda e ISIS (Daesh); e
indirittamente attraverso Arabia Saudita, gli stati del Golfo Persico
e la Turchia, che a loro volta supportano questi gruppi terroristi".
Damasco
da tempo lamenta il fatto che Arabia Saudita, Turchia e Qatar sono
tra i principali sostenitori dei militanti takfiri che commettono
crimini di guerra in Siria.
Nel
settembre 2014, gli USA e alcuni dei suoi alleati hanno iniziato a
condurre attacchi aerei in Siria contro terroristi del Daesh, molti
dei quali furono inizialmente addestrati dalla CIA in Giordania nel
2012 per combattere con il governo siriano.
Secondo
gli osservatori, gli attacchi hanno causato lievi danni ai
terroristici e invece era mirati a indebolire le infrastrutture del
Paese.
leggi anche:
leggi anche: