venerdì 27 gennaio 2017

Gli USA devono smettere di supportare il terrorismo, afferma la parlamentare statunitense Tulsi Gabbard dopo un incontro segreto con Assad

dalla pagina http://www.presstv.ir/Detail/2017/01/26/507797/US-must-stop-support-for-Saudi-terrorism-Lawmaker 

Tulsi Gabbard (Photo by AFP)
Giovedì 26 gennaio 2017

Gli Stati Uniti devono interrompere il supporto al terrorismo sia attraverso la Turchia e l'Arabia Saudita sia finanziando direttamente Daesh, afferma la parlamentare statunitense di ritorno da un incontro segreto con il presidente siriano Bashar al-Assad.

Tulsi Gabbard, una democratica nella USA House of Representative (Parlamento USA) controllata dai repubblicani, ha fatto queste osservazioni in una dichiarazione rilasciata mercoledì.
La dichiarazione è seguita ad un viaggio di quattro giorni in Siria dove si è incontrata con rifugiati, con famiglie di combattenti sui due fronti e anche con Assad.
L'Occidente insiste che la crisi che ha colpito la Siria dal 2011 potrebbe finire solamente con la rimozione del presidente dalla carica. Questo avviene mentre le forze dell'esercito siriano stanno combattendo contro i terroristi takfire del Daesh (ISIS), che sono considerati nemici anche dall'Occidente.
"All'inizio non avevo alcuna intenzione di incontrarmi con Assad, ma quando ne ho avuto l'opportunità, ho pensato fosse importante non perderla", e ha poi aggiunto "penso che dovremmo essere pronti a incontrare chiunque se c'è una possibilità che possa aiutare a porre fine a questa guerra, che sta causando molta sofferenza al popolo siriano".

Una pace possibile
Gabbard suggerisce anche che Assad sia essenziale nel portare la pace in Siria, un'idea questa rifiutata dai politici più importanti nell'Occidente.
Bernie Sanders e Tulsi Gabbard (Photo by AFP)
"Qualunque cosa una pensi del presidente Assad, resta il fatto che è il presidente della Siria. Affinché qualunque tentativo di un possibile accordo di pace avvenga, deve esserci un dialogo con lui" ha dichiarato alla CNN.
Trentacinque anni, membro della Guardia Nazionale delle Hawaii, e come tale è stata in Iraq, ha incontrato il leader siriano due settimane dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali l'8 novembre 2016, facendo scattare congetture che a Gabbard venga offerta una posizione dalla nuova amministrazione per gestire la situazione in Siria.
"Noi dobbiamo fermare il supporto diritto e indiretto ai terroristi – direttamente fornendo armi, addestramento e supporto logistico a gruppi di ribelli affiliati con al Qaeda e ISIS (Daesh); e indirittamente attraverso Arabia Saudita, gli stati del Golfo Persico e la Turchia, che a loro volta supportano questi gruppi terroristi".
Damasco da tempo lamenta il fatto che Arabia Saudita, Turchia e Qatar sono tra i principali sostenitori dei militanti takfiri che commettono crimini di guerra in Siria.
Nel settembre 2014, gli USA e alcuni dei suoi alleati hanno iniziato a condurre attacchi aerei in Siria contro terroristi del Daesh, molti dei quali furono inizialmente addestrati dalla CIA in Giordania nel 2012 per combattere con il governo siriano.
Secondo gli osservatori, gli attacchi hanno causato lievi danni ai terroristici e invece era mirati a indebolire le infrastrutture del Paese. 

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