Il Financial Times ci informa che la Nato
entrerà formalmente nella coalizione contro l’Isis per combattere il
terrorismo, attivando l’art.5 del trattato del Nord Atlantico.
La credibilità della lotta al terrorismo “doppiamente” guidata dagli Usa (Nato e coalizione anti-Isis) si infrange tuttavia contro la drammatica realtà di alcuni “fatti testardi”:
oggi la stretta alleanza tra Washington e Ryad, i cui fiumi di petrodollari alimentano la diffusione dell’estremismo di matrice islamica;
ieri quell’intervento della Nato in Jugoslavia (estendendo il raggio d’azione in violazione proprio dell’art. 5) la cui conseguenza - ci ha ricordato il New York Times in un’inchiesta del maggio 2016 - è stata quella di ridurre il Kosovo, attraverso il sostegno all'Uck, nel “principale centro di reclutamento in Europa per l’Isis, e in generale per l’islam radicale, promosso dai finanziamenti inviati dall’Arabia Saudita”.
Diego Bertozzi
La credibilità della lotta al terrorismo “doppiamente” guidata dagli Usa (Nato e coalizione anti-Isis) si infrange tuttavia contro la drammatica realtà di alcuni “fatti testardi”:
oggi la stretta alleanza tra Washington e Ryad, i cui fiumi di petrodollari alimentano la diffusione dell’estremismo di matrice islamica;
ieri quell’intervento della Nato in Jugoslavia (estendendo il raggio d’azione in violazione proprio dell’art. 5) la cui conseguenza - ci ha ricordato il New York Times in un’inchiesta del maggio 2016 - è stata quella di ridurre il Kosovo, attraverso il sostegno all'Uck, nel “principale centro di reclutamento in Europa per l’Isis, e in generale per l’islam radicale, promosso dai finanziamenti inviati dall’Arabia Saudita”.
Diego Bertozzi