lunedì 9 aprile 2018

Cosa pensano i cristiani siriani?

dalla pagina http://oraprosiria.blogspot.it/2018/04/cosa-pensano-i-cristiani-siriani.html

 
di James Perloff , 31 marzo 2018
"H" (iniziale dell'intervistata) è nata a Damasco e immigrata legalmente negli Stati Uniti dalla Siria più di 20 anni fa, molto prima che iniziasse la guerra. È diventata cittadina degli Stati Uniti ed ha conseguito un dottorato in un'università americana. Parla perfettamente inglese e arabo. Di recente è tornata da un viaggio in Siria, dove ha molti familiari e amici che la tengono informata della situazione. È anche una dei cristiani più gentili e devoti che abbia mai incontrato. Sto mantenendo il nome di H riservato, poiché non voglio con questa intervista mettere a repentaglio la sicurezza della sua famiglia in Siria, o lo stato del suo lavoro professionale negli Stati Uniti.
Inizialmente avevo previsto che la nostra discussione sarebbe stata divisa in due parti; per prima cosa le ho voluto dare un breve quadro sui retroscena della politica americana. Quando ci siamo seduti, ho detto a H che sono giornalista dal 1985. Ho iniziato a spiegare che l'America è gestita da un'oligarchia che si nasconde dietro una facciata di democrazia bipartitica, che i candidati presidenziali sono stati a lungo preselezionati, che gli americani sono stati ripetutamente ingannati riguardo alle guerre passate e presenti e che la nostra stampa è controllata dallo stesso establishment che controlla i politici.  H stava sorridendo e ho potuto rapidamente capire che nulla di ciò che dicevo fosse una novità per lei. E così è stato appurato che il famoso commentatore "Syrian Girl" (i cui account Facebook e YouTube sono stati censurati) ha detto il vero: i siriani sono ben informati sul Nuovo Ordine Mondiale. In effetti, i siriani conoscono meglio le realtà della geopolitica americana di quanto non la conosca la maggior parte degli americani. Così, dopo circa quattro minuti, ho riso e ho detto a H che la mia "lezione" era finita. Le ho chiesto perciò di dirmi la verità sulla Siria. 
JP (James Perloff): Prima di tutto, parlami di Bashar al-Assad. I media americani e molti politici qui lo ritraggono come un dittatore malvagio che opprime il popolo della Siria e che deve essere rovesciato con uno dei nostri continuamente ripetuti “regime changes.”. Come giudica e che cosa pensa la gente della Siria riguardo ad Assad? Soprattutto, vorrei che tu dicessi ai miei lettori come i cristiani della Siria lo considerano.
il giorno di Pasqua, il presidente Assad e la moglie Asmaa
sono andati a visitare Christine, la giovane cristiana che ha
perso una gamba nel bombardamento del 22 gennaio dai
miliziani della Ghouta sul quartiere cristiano di Bab Touma

H: Lo amano. I cristiani lo adorano. Egli rispetta tutte le religioni. Molti americani hanno l'idea sbagliata che la Siria sia uno stato musulmano. Non lo è: è uno Stato laico, sebbene i cristiani siano in minoranza. Ogni mese, Bashar visita le suore del monastero di Mar Thecla, quelle che sono state rapite dall'ISIS, e ha anche visitato il monastero di Seidnaya.  
Bashar non avrebbe dovuto diventare presidente, lo sai. Suo fratello era stato preparato per quella posizione. Bashar ha studiato medicina e si è specializzato in oculistica, un oftalmologo. Ma dopo che suo fratello morì, suo padre gli chiese di prepararsi a prenderne il posto per la leadership della Siria.   Bashar ha portato grande prosperità in Siria. Anni fa, dopo che gli Stati Uniti hanno posto delle sanzioni contro di noi, siamo stati costretti a farci noi i nostri prodotti di consumo. È stato difficile, ma siamo diventati autosufficienti e abbiamo iniziato a esportare molti prodotti. Sai, la Siria non aveva debito pubblico prima della guerra. Quindi noi troviamo "umoristico" quando la stampa americana ci definisce un "paese del terzo mondo", considerando quanto debito gli Stati Uniti hanno.
Quanto ad Assad, è amato dai Siriani. E' solito uscire senza protezione tra la gente, senza guardie del corpo. Sai, è un alawita [gli alawiti sono una branca dell'islam sciita], mentre la maggior parte dei musulmani siriani sono sunniti, ma lo amano comunque. Certo, alcuni di loro preferirebbero avere un presidente sunnita, e ci sono persone che si oppongono a lui. Ma non c'è un presidente che sia benvoluto da tutto il suo popolo; guarda Obama, o Trump, nessuno ha il 100 per cento di approvazione, ma la maggioranza dei siriani ama Bashar. Conosco personalmente persone che sono andate a scuola con lui, e tutti garantiscono per la sua personalità.
JP: Nell'esercito siriano, i Cristiani stanno combattendo a fianco dei musulmani?
H: Sì, Stanno combattendo lo stesso nemico. Molti Cristiani sono morti nell'esercito siriano. Ti troverò alcune foto di soldati cristiani che pregano in chiesa prima di andare in battaglia.
JP: Adesso, per quanto riguarda i cosiddetti "ribelli" che gli Stati Uniti sostengono, quanti sono in realtà i Siriani?
H: Dall'80 al 90 per cento sono stranieri - la maggior parte non parla nemmeno l'arabo [la lingua madre della Siria]. Vengono da tutto il mondo: Afghani, Sauditi, Libici, Ceceni, persino dal Canada. Sono addestrati in Turchia e in Giordania.
JP: Mi è stato detto che gli Stati Uniti pagano questi mercenari più di quanto paghino i nostri stessi soldati (USA).
H: Questo non saprei, ma combattono per chi li paga di più.
JP: Sembrerebbe giusto dire che il Nuovo Ordine Mondiale crede di poter far lavorare chiunque per sè se li pagano abbastanza bene, che si tratti di banchieri, politici, giornalisti, o soldati. Ora in America sentiamo molti termini confusi per descrivere i "ribelli": Isis, Daesh, Al Qaeda, Al Nusra, i Caschi Bianchi. Puoi chiarire?
H: ISIS è lo stesso di Daesh e sono supportati dall'Arabia Saudita. Jabhat al-Nusra ottiene supporto dal Qatar. Sono entrambi alleati degli Stati Uniti, e gli Stati Uniti lo sanno, e continuano a chiamarli "ribelli moderati". Jabhat al-Nusra, Al Qaeda, i Caschi Bianchi, sono fondamentalmente gli stessi. Qualunque sia il loro nome, sono pagati per fare la guerra in Siria contro il governo.
JP: Come sicuramente sai, il film The White Helmets ha ricevuto un Oscar come "Miglior documentario". È un grande esempio di come Hollywood sia politicizzata. Ovviamente, Hollywood è gestita dallo stesso sistema che controlla i mezzi di informazione e il governo.
H: In realtà, non ne ero a conoscenza, né ho visto quel film. In Siria, li chiamiamo "Evil Helmets" o anche "Devil Helmets." Costruiscono un sacco di notizie false. Quando i combattimenti iniziarono intorno a Homs, uomini incappucciati vennero e cacciarono la mia zia e alcuni dei suoi vicini fuori dal letto; li hanno fatti alzare per stare fuori all'aperto solo con i loro pigiami. I militanti li hanno filmati e poi la registrazione è stata trasmessa da Al Jazeera dicendo: "Questo è ciò che Assad sta facendo al suo popolo". Come forse sapete, Al Jazeera ha fatto un accordo con il canale di Al Gore. Tutto ciò mi ricorda il film Wag the Dog, in cui il governo ingaggia un regista di Hollywood per filmare una guerra falsa, che verrà trasmessa nei notiziari come se stesse davvero accadendo. Oggigiorno è facile fabbricare notizie false.
JP: Voglio raccomandare ai miei lettori di guardare Wag the Dog (titolo italiano "Sesso & Potere") se non l'hanno fatto. Ora, che cosa succederebbe ai Cristiani siriani se Assad fosse rovesciato e queste persone fossero vittoriose?
H: Tu non vorresti saperlo... A Maaloula, quattro cristiani, tre uomini e una signora, avevano pistole puntate alla loro testa dall'ISIS e fu loro imposto di rinunciare a Cristo o sarebbero stati uccisi. Si sono rifiutati di rinunciare a Cristo. Quindi furono tutti uccisi; gli uomini morirono martirizzati e la donna fu creduta morta, ma era ancora viva e visse per raccontare la storia. Ma voglio che tu sappia che tutti questi gruppi non solo uccidono i Cristiani, ma uccidono anche i musulmani che non sono d'accordo con le loro convinzioni, che siano sunniti, sciiti o membri di altri rami dell'Islam.
JP: Per me, è una follia che abbiamo sostenitori di Trump qui in America, che si professano cristiani ma che tifano per la sua politica "Assad se ne deve andare", che è identica alla politica Neocon "Assad se ne deve andare" di Obama, John McCain e Hillary Clinton. Come sai, dopo che ha lanciato i 59 missili da crociera contro la base aerea di Shayrat, ho scritto un articolo chiamato "14 Ragioni per cui gli attacchi aerei della Siria furono davvero una cattiva idea". Un esempio per tutti: non è possibile smantellare armi chimiche bombardandole; questo le libererebbe solo nell'atmosfera, danneggiando le persone. Questa è la prova lampante che l'amministrazione Trump sapeva che Assad non aveva usato armi chimiche contro il suo stesso popolo.
H: E quale sarebbe il movente di Assad, subito dopo aver avuto un'enorme vittoria militare? [Aleppo]. Ogni volta che i media iniziano a parlare di armi chimiche, ciò significa solo una cosa: che l'esercito siriano ha avuto una grande vittoria. Come quella che abbiamo appena avuto in Ghouta, di cui avevamo disperatamente bisogno, perché se Ghouta fosse caduta Damasco poteva cadere, e quella sarebbe stata la fine della Siria. L'America vuole impedire il progresso dell'armata siriana, quindi creano una scusa per bombardare l'esercito di cui abbiamo disperatamente bisogno per proteggerci.
23 marzo: notte di celebrazione della popolazione di Damasco
per la vittoria dell'esercito siriano a Ghouta
JP: Sì. Infatti, subito dopo che Trump bombardò la base aerea, l'ISIS lanciò una nuova offensiva per riprendere Homs. Quindi, quello che Trump in effetti ha fatto è stato sferrare un attacco a sostegno dell'ISIS, il che è molto ironico, dal momento che egli è arrivato al potere in gran parte in quanto oppositore dell'estremismo islamico. Naturalmente, l'America ha sostenuto a lungo l'ISIS con armi e addestramento. Dimmi, cosa ne pensano i siriani delle motivazioni del governo degli Stati Uniti?
H: In Siria noi diciamo: L'America non è l'America, l'America è Israele.
JP: Ci sono ex membri del Congresso, come Cynthia McKinney e Jim Traficant, che hanno confermato ciò che hai appena detto.
H: Mia madre è di Homs; è qui che i militanti hanno avuto la loro prima vittoria. Sai che bandiera hanno sollevato lì quando è successo?
JP: No, non lo so.
H: Era la bandiera israeliana. I miei amici e familiari ne hanno fatto delle foto, poi è stata rapidamente rimossa.
JP: Beh, immagino che non dovrebbe essere una sorpresa. L'ISIS non attacca mai Israele, i suoi feriti sono stati curati negli ospedali israeliani, e c'era un colonnello israeliano [Yusi Oulen Shahak], catturato tra le forze dell'ISIS. Ho letto di recente che i militari statunitensi hanno comandato un'esercitazione congiunta con gli israeliani, la più grande di sempre. Includeva un finto attacco alla Siria, al Libano e persino a Gaza.
H: Non lo sapevo, ma so che gli americani hanno circa 20 basi in Siria. Hanno ricevuto aiuto dai curdi.
JP: Venti? Bene, allora sono davvero seri nell'estendere la guerra. E loro non hanno il diritto di essere lì. Puoi immaginare come reagirebbero gli Americani se un paese straniero lanciasse missili cruise su di noi e costruisse basi sul nostro suolo? A proposito, dove hai preso quell'informazione sulle 20 basi?
H: Dalle notizie siriane, così come dai miei contatti in Siria.
JP: Quanto ritieni affidabili i mezzi di comunicazione siriani?
H: Beh, devo dire che in ogni Paese ci sarà una certa dose di parzialità sui suoi mezzi di informazione. Ecco perché è sempre importante avere informazioni anche dai tuoi contatti attraverso i social media e da amici e familiari sul campo; quelli possono dirti cosa sta realmente accadendo.
JP: Poi voglio chiederti che sentimenti provano i siriani per i Russi.
H: Se non fosse stato per l'intervento della Russia, la Siria sarebbe caduta molto tempo fa. I russi sono brave persone secondo l'opinione dei siriani. Non ci hanno mai tradito. Sai, quando ero ragazza in Siria, vivevamo molto vicino ai loro uffici governativi. Li vedevo in piscina. Ero molto a mio agio tra loro, erano brave persone che si occupavano dei loro affari. I siriani si fidano che la Russia sa mantenere la parola data, ma nessuno si fida degli Stati Uniti. Tutti in Siria e in tutto il Medio Oriente sanno che l'America può essere tuo amico un giorno, poi pugnalarti alle spalle il giorno seguente, perché hanno tradito i Paesi Arabi così tante volte.
JP: Beh, ne abbiamo un sacco di esempi, come sono sicuro che tu sappia, un tempo armavamo Saddam Hussein e prima di lui i Talebani.
H: Sì. Al proposito, c'è stato un tempo in cui i Siriani amavano davvero e rispettavano l'America. Ma questo è cambiato negli ultimi venti anni.
JP: In questo momento c'è un enorme risveglio cristiano in Russia, e Putin, naturalmente, è un Cristiano Ortodosso. Recentemente ho letto che una delle ragioni per cui è intervenuto in Siria è stata anche quella di proteggere la Chiesa Ortodossa, che è presente in Siria da 2.000 anni, e che è stato incoraggiato a farlo dal Patriarca Kirill.
H: Beh, questo non lo so, potrebbe essere vero. Tuttavia, voglio anche dire che nessuna nazione sacrifica i suoi soldati a meno che non sia anche nel suo interesse nazionale. La Russia ha interessi petroliferi e di gas naturale in Siria, e le dà anche ulteriore accesso al mare, di cui ha bisogno. Certamente, l'Occidente ha i suoi piani per il petrolio e il gas siriani, che minaccerebbe l'economia russa. Devi capire che la situazione in Siria è molto complessa. Abbiamo le alture del Golan che Israele ci ha tolto e non vuole restituire, quindi la Siria è in contrasto con Israele. Ci sono gruppi sunniti in Siria che vorrebbero sostituire Assad con un presidente sunnita; ciò renderebbe felice l'Arabia Saudita, che è un paese sunnita, e indebolirebbe l'Iran che è un paese sciita. Ci sono molti fattori e ragioni per questa guerra, chiamiamola pure una guerra mondiale che viene combattuta attraverso mercenari in Siria, così come in Iraq e nello Yemen. Gli stessi giocatori sono in quei Paesi. Quindi, per farla breve, è una guerra tra due grandi potenze, America e Russia, con i loro alleati, sulla nostra terra. In effetti, quest'ultimo affare con l'ex spia russa assassinata, e l'espulsione dei diplomatici russi, potrebbe non essere una coincidenza che ciò sia avvenuto nello stesso periodo del nostro successo a Ghouta. La nostra informazione è che i Russi hanno severamente avvertito gli Stati Uniti di non interferire bombardando il nostro esercito, o ci sarebbero state conseguenze.
JP: Beh, ci siamo chiesti tutti se l'Occidente stesse usando l'affare Skripal per iniziare una Guerra Mondiale! Ma in altre parole, potrebbero davvero tentare di fare pressione sulla Russia per fare marcia indietro in Siria.
H: Sì, o fare qualche tipo di accordo sulla Siria.
JP: Adesso voglio farti una domanda a cui ti potrebbe essere difficile rispondere: un giorno, qualche settimana fa, ti ho visto piangere e vestirti di nero. Ti ho chiesto cosa fosse successo e mi hai detto che la tua zona vicino a Damasco era stata pesantemente bombardata dagli israeliani.
H: Non solo dagli israeliani, ma anche da Jabhat al-Nuṣra. Usano un tipo di bomba illegale, non riesco a ricordare come si chiama. Ma ci sono state molte vittime e nessuna di queste è stata riportata dai media americani. Noi [H e la sua famiglia] siamo stati fortunati, perché eravamo appena arrivati, ma non nel preciso momento in cui è stato bombardato.
JP: Ho letto che gli Israeliani cercano di giustificare questi attacchi dicendo che ci sono Iraniani in Siria.
H: Oh, Jim, gli Israeliani non si giustificano! Fanno quello che vogliono. Sanno che possono farla franca per ogni loro azione.
JP: Bene, permettimi di chiederti questo. Ci sono gli Iraniani in Siria?
H: Sì, certo. Abbiamo volontari iraniani nell'esercito siriano. Abbiamo perso così tanti soldati in questa guerra, quindi abbiamo bisogno anche del loro aiuto.
JP: Ma gli Iraniani, perché dovrebbero combattere per la Siria?
H: Perché sanno che se la Siria cadesse, l'Iran sarebbe la prossima.
JP: Beh, questa è una ragione che ha senso.
H: Certamente: gli Iraniani supportano anche Hezbollah in Libano. Lo sapevi che solo in America Hezbollah è considerata terrorista? In Europa, nessuno li chiama così.
JP: Quanto sono ottimisti o pessimisti i Siriani riguardo alla vittoria?
H: Noi speriamo nella vittoria, e siamo incoraggiati dai successi dell'esercito siriano, ma la gente si sta consumando. Molti sono affamati e depressi; molti di loro non hanno più soldi, perché non sono stati in grado di lavorare per anni a causa della guerra. In Siria, quando qualcuno dice "Buona giornata", il saluto ha un significato diverso rispetto all'America. In Siria "Buona giornata" di solito significa: "spero che tu torni vivo e tutto intero". Perché sai, puoi tornare vivo, ma non essere ancora tutto di un pezzo.
JP: C'è qualcos'altro che vorresti far sapere agli Americani?
H: Sì, La ragione per cui esiste una "crisi dell'immigrazione siriana" è la guerra. Molte persone sono state costrette ad andarsene perché non avevano scelta. Lasciateci soli, e non ci sarà più nessun problema di immigrazione siriana. Vorrei anche dirvi che amo l'America, e sono felice, grata e onorata di essere chiamata Americana. Sono semplicemente in disaccordo con le sue politiche in Medio Oriente. Vorrei incoraggiare le persone a guardare oltre i titoli e a pensare, prima di formarsi un'opinione. I governi di tutto il mondo creano falsi pretesti per le guerre. Sfido gli Americani, i leader Americani e i leader del mondo, a competere nel progresso dell'umanità invece di competere nella creazione di armi che distruggono l'umanità. È un mio sogno vedere le persone lavorare insieme anziché l'una contro l'altra, creando abbondanza, non paura e scarsità. Quando gli altri stanno bene, stiamo tutti bene. Come disse l'apostolo Giovanni, se non ami tuo fratello che hai visto, come puoi amare Dio che non hai visto?
  ( trad. Gb.P.)