Mosca, comunque, invita Teheran a rispettare le disposizioni chiave dell'accordo di sicurezza con l'AIEA.
L'Iran ha superato il limite delle sue riserve di uranio a basso arricchimento a seguito delle sanzioni unilaterali imposte dagli Stati Uniti contro la Repubblica islamica. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov.
La dichiarazione arriva dopo che il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, ha annunciato che il suo paese ha superato il limite stabilito dall'accordo nucleare del 2015 firmato con il Sestetto delle potenze nucleari. "Nel maggio di quest'anno, gli Stati Uniti hanno adottato un nuovo pacchetto di sanzioni che proibivano a chiunque di acquistare surplus di acqua pesante e basso arricchimento dell'uranio dell'Iran [...] È 'necessario vedere il quadro più ampio e non solo concentrarsi su ciò che l'Iran ha fatto oggi ", ha detto Lavrov.
Allo stesso tempo, il capo della diplomazia russa ha invitato Teheran a rispettare l'accordo firmato con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) per risolvere i dubbi sulla natura del programma nucleare iraniano. "Esortiamo le autorità iraniane a dar prova di moderazione in ogni caso, a non essere impulsivi, ad osservare le disposizioni fondamentali del accordo di salvaguardia con l'AIEA e le disposizioni del protocollo aggiuntivo a questo accordo i colleghi", ha spiegato il cancelliere russo.
Tra i punti di tale accordo vi è la salvaguardia del reattore ad acqua pesante di Arak, che è stato uno dei nodi centrali della disputa sul programma nucleare del paese persiano.
Fonte: Rt
Notizia del: 02/07/2019
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dalla pagina https://ilmanifesto.it/poche-garanzie-dalla-ue-liran-torna-ad-arricchire-luranio/
Poche garanzie dalla Ue: l’Iran torna ad arricchire l’uranio
Golfo. Dopo l'uscita Usa dall'accordo sul nucleare, le rinnovate sanzioni e le tensioni belliche nel Golfo persico, Teheran viola uno dei requisiti dell'intesa del 2015. Una provocazione politica senza effetti sul piano militare
A quattro anni esatti dalla firma dello storico accordo sul nucleare iraniano, ieri il suo principale architetto, il ministro degli esteri iraniano Javad Zarif, ha annunciato il superamento da parte di Teheran del limite di 300 chili di scorte di uranio arricchito al 3,67%.
Cade uno dei requisiti dell’accordo, non per caso e non a sorpresa: l’Iran aveva lanciato il suo ultimatum di dieci giorni lo scorso 17 giugno – più diretto all’Europa che alla Casa bianca – e chiesto ai partner rimanenti del Jcpoa di muoversi per farlo rispettare. O per bypassare le sanzioni reintrodotte dall’amministrazione Trump dopo l’uscita statunitense dall’intesa di Obama.
L’Agenzia internazionale per l’energia atomica conferma: abbiamo verificato, Teheran ha superato il limite. Quei 300 kg che in termini bellici non significano nulla: l’Iran si era impegnato a restare nel limite dei 300 kg di uranio 235 arricchito al 3,67%, percentuale necessaria al funzionamento di impianti per il nucleare civile.