lunedì 8 luglio 2019

VICENZA NON È PIÙ UNA “CITTÀ DI PACE”?

dalla pagina https://www.facebook.com/DAIP.CiviciPerVicenza/
Apprendiamo con incredulità e tristezza la decisione della Giunta comunale di Vicenza di recedere dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani.
Un atto politico e istituzionale molto grave, per nulla rispettoso della storia e dei valori della nostra Città, reso ancora più grave della decisione di non coinvolgere il Forum per la Pace, organo comunale con specifiche competenze e finalità, tra le quali quelle di esprimere pareri sulle proposte di deliberazione dell’amministrazione comunale e predisporre raccomandazioni su tematiche inerenti la pace e i diritti umani.
Questa delibera giunge a conclusione di un percorso evidentemente ideologico da parte di questa amministrazione che, nonostante la delega alla cooperazione e alla pace affidata ad una consigliera, ha deciso di non partecipare alla Marcia per la Pace Perugia Assisi, di non sostenere le Associazioni coinvolte, di non rispondere al piano triennale delle iniziative della Casa per La Pace.


Con questa azione, si calpesta lo Statuto del nostro Comune, la stella polare e la carta d’identità per decisioni importanti come questa. Lo Statuto parla e vale per tutti i vicentini, cittadini e amministratori. Uno dei primissimi articoli è dedicato alla Pace e alla cooperazione. Esso sancisce che “Il Comune riconosce nella pace un diritto fondamentale della persona e dei popoli” e indica concretamente una via per raggiungere tale fine, cioè impone di “incoraggiare la conoscenza reciproca dei popoli e delle rispettive culture” e “promuovere una cultura della pace e dei diritti umani mediante iniziative culturali e di ricerca, di educazione e di informazione e con il sostegno alle associazioni, che promuovono la solidarietà con le persone e con le popolazioni più povere”.
Vicenza è una Città per la Pace fin dal suo Statuto: nessun atto di recesso, negligenza, silenzio, potrà mai cancellare questo dato di fatto