Nei mesi prima dell’11 settembre 2001 in 7 occasioni la Cia avvertì la Casa Bianca sul rischio di un attacco di Al Qaeda ma l’amministrazione Bush sottovalutò gli allarmi. A svelarlo è il «New York Times» con un’inchiesta di Kurt Eichenwald, autore del libro «500 Days: Secrets and Lies in the Terror Wars» (500 giorni, segreti e bugie nelle guerre al terrore), che ricostruisce quanto successo dal 1 maggio 2001. Nel quotidiano briefing di intelligence al presidente Bush la Cia affermò che «un gruppo al momento negli Usa» stava preparando un’operazione terroristica e il 22 giugno aggiunse che «attacchi di Al Qaeda potrebbero essere imminenti» pur precisando che la finestra di tempo era flessibile. Il Pentagono, all’epoca guidato da Rumsfeld, invitò Bush a «non farsi ingannare dalla Cia»...
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mercoledì 14 novembre 2012
Nel 2001 la Cia avvisò Bush: "Al Qaeda sta per colpirci"
Nei mesi prima dell’11 settembre 2001 in 7 occasioni la Cia avvertì la Casa Bianca sul rischio di un attacco di Al Qaeda ma l’amministrazione Bush sottovalutò gli allarmi. A svelarlo è il «New York Times» con un’inchiesta di Kurt Eichenwald, autore del libro «500 Days: Secrets and Lies in the Terror Wars» (500 giorni, segreti e bugie nelle guerre al terrore), che ricostruisce quanto successo dal 1 maggio 2001. Nel quotidiano briefing di intelligence al presidente Bush la Cia affermò che «un gruppo al momento negli Usa» stava preparando un’operazione terroristica e il 22 giugno aggiunse che «attacchi di Al Qaeda potrebbero essere imminenti» pur precisando che la finestra di tempo era flessibile. Il Pentagono, all’epoca guidato da Rumsfeld, invitò Bush a «non farsi ingannare dalla Cia»...