Per i cittadini di Vicenza si tratterrebbe
non di una festa ma dell'ennesimo oltraggio ad una città già umiliata e
ferita. Insulto che si aggiunge a quelli già ricevuti, quali il divieto di
poter svolgere una consultazione popolare, di ottenere una Valutazione di
Impatto Ambientale (V.I.A), come prevede e impone la legge, e alla negazione
delle responsabilità da parte dei militari statunitensi nella distruzione del
reticolo di drenaggi, nonostante l’evidenza e gli studi tecnici dimostrino
esattamente il contrario.
Chiediamo che tale proposta venga
ritirata, nel rispetto dei moltissimi cittadini vicentini che in questi anni hanno
espresso in modo democratico la loro contrarietà alla costruzione di questa
ennesima base di guerra, che fa di
Vicenza la città più militarizzata d’Europa.
[Vicenza, 20 aprile: la base Dal Molin ribattezzata Del Din resterà chiusa il 4 maggio]
Continueremo a denunciare ogni forma di complicità con le guerre in corso, a manifestare contro ogni tipo di militarizzazione del territorio, a lottare per una città libera dalle basi, per l’affermazione di una città di pace.
Proprio per questo il 25 aprile saremo presenti con le nostre
bandiere, simbolo della Pace, alla manifestazione organizzata in Piazza dei
Signori, per ribadire che dal 25 aprile 1945 al 25 aprile 2013 a Vicenza gli
statunitensi sono passati dall’essere liberatori, al fianco dei partigiani e
degli alleati, ad essere occupanti, e il
nostro suolo dall’essere Repubblica sovrana all’essere colonia.
Beati i Costruttori di Pace
Coordinamento dei Comitati
Cristiani per la Pace
Donne in Rete per la Pace
Emergency
Famiglie per la Pace
Femminile Plurale
Gruppo
Donne No
Dal Molin
MIR/IFOR Movimento Internazionale della Riconciliazione
Movimento Non Violento
Presidio Permanente
Sinistra Ecologia e Libertà
USB
Vicenza Libera No
Dal Molin