dalla pagina http://www.avvenire.it/Mondo/Pagine/I-bombardamenti-Inutili-.aspx
Esattamente un anno fa, in occasione dell’uscita italiana del suo Isis, lo stato del terrore, Loretta Napoleoni spiegava ad Avvenire
che la «terza guerra mondiale a pezzi» evocata dal Papa «è un fatto,
non una suggestione. Ora le cancellerie – osservava l’analista italiana,
considerata uno dei massimi esperti di terrorismo al mondo – devono
decidere: fermare l’escalation militare o peggiorare la situazione,
con ripercussioni ad amplissimo raggio». Quasi al termine del 2016, si
contano i morti a Parigi, nel Mali, la Libia si è balcanizzata, la
Siria è un vasto campo di battaglia, lo Yemen viene regolarmente
bombardato dalla coalizione saudita; Egitto, Turchia e Tunisia vengono
bersagliati da attentati, il Libano è sempre meno stabile, in Israele
sono riprese le violenze, e non c’è un solo Paese del Medio Oriente
nel quale trascorra una giornata senza che un colpo venga sparato.
Cosa è diventato e cosa rappresenta il Daesh?
Gli
sviluppi sono abbastanza drammatici. A cominciare dalla crescente
espansione territoriale. Oggi possiedono più risorse che in passato.
Soprattutto contano su una schiacciante supremazia di adepti a livello
internazionale. Militanti per i quali la religione è solo una
copertura. Una galassia che va da Boko Haram (Nigeria), Shabaab
(Soma-lia), al-Qaeda nel Maghreb, solo per citarne i principali.
Bisogna poi aggiungere che al di fuori del proprio territorio l’Is sta
rafforzandosi in Paesi come Egitto e Libia.
Perché Daesh
risulta così attraente a tanti giovani figli di immigrati che spesso
non hanno mai messo piede fuori dall’Europa?
Ci troviamo
davanti a un’ideologia nazionalista che usa la religione come pretesto.
C’è una forte spinta antimperialista e in Europa il processo di
radicalizzazione ha ottenuto un successo tale da permettere un deciso
cambio di strategia.
Quale? Prima si andava a
combattere in Siria. Adesso si porta lo scontro fin dentro ai nostri
confini. Personalmente, credo più all’esistenza di una rete europea
che si ispira all’Is.
In altre parole, non ritiene che gli attentati di Parigi siano stati pianificati dalla leadership del Califfato? Considerato
il modo, e i risultati, con cui l’Is ha gestito e gestisce la guerra in
loco, mi sembra strano che si affidino a terroristi improvvisati, per
quanto pericolosi. L’effetto degli attentati, innescando una nuova
strategia della tensione, favorisce proprio l’Is e che per questa
ragione si attribuisce la paternità degli attacchi.
Se potesse dare un consiglio ai leader mondiali, cosa direbbe?
Che la guerra è sbagliata e non servono questi bombardamenti. Ma il
problema è che siamo nel caos. La Francia bombarda, gli Usa bombardano,
la Russia pure. Ma non c’è una leadership: chi è il capo della
coalizione? Non è un’operazione concertata e a me pare che la reazione,
così raffazzonata, sia solo propaganda. L’unico ad avere una visione
grandangolare è Putin, che naturalmente persegue i suoi interessi.
La
comunità internazionale stavolta sembra seriamente interessata a
tagliare i canali di finanziamento e l’approvvigionamento militare del
Califfato.
Non capisco perché se ne parli ora e non un anno e
mezzo fa. Ormai loro sono uno “Stato”, uno “Stato” che non ci piace, con
regole che non condividiamo, ma tagliare fondi a uno “Stato” come
quello è quasi impossibile. Loro non compiono transazioni
internazionali, non passano attraverso le borse, si autofinanziano con
un’economia di guerra. E pensare di lasciare l’Is senza petrolio è
semplicemente illusorio.
Un anno fa lei sosteneva che l’unico ad aver capito era papa Francesco. Ma adesso siamo alle preoccupazioni per il Giubileo.
Le minacce per Roma e il Giubileo non penso siano credibili in questa
fase. Quello che manca alla politica è un discorso di pace che
coinvolga il governo dello Stato islamico. Da un anno e mezzo
bombardiamo, uccidiamo chissà quanti civili. Senza risultati. Sarebbe
il caso di ascoltare il Papa e tentare la strada, per quanto difficile e
accidentata, del dialogo.
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"pensare di lasciare l’Is senza petrolio è
semplicemente illusorio": giusto.
Ma scoprire il gioco di chi finanzia terroristi, addestra terroristi, vende armi allo Stato Islamico e acquista petrolio dallo Stato Islamico...