sabato 22 febbraio 2020

COMUNICATO STAMPA ANPI VICENZA

dalla pagina https://www.facebook.com/ANPI-Vicenza-526148320863666/


L’ABOLIZIONE DELLA DICHIARAZIONE ANTIFASCISTA:
UNO SFREGIO ALLA MEDAGLIA D’ORO OTTENUTA DA
VICENZA PER IL RUOLO AVUTO NELLA RESISTENZA

La decisione della Giunta Comunale di Vicenza di abolire la clausola antifascista nel regolamento COSAP rappresenta un fatto di inaudita gravità: l’ANPI chiama la città democratica e antifascista alla più ampia mobilitazione nelle modalità che saranno decise nei prossimi giorni in attesa del dibattito in Consiglio Comunale.
Quattro considerazioni:
1) l’eliminazione della clausola nega la minaccia culturale e politica del risorgente neofascismo ed è profondamente diseducativo per le giovani generazioni
2) L’evocazione della c.d. “pacificazione” è del tutto inappropriato e sottende la riabilitazione del fascismo il quale non è stato un regime autoritario benevolo, ma una
brutale dittatura che ha distrutto la libertà, perseguitato gli oppositori politici, aggredito popoli inermi, introdotto le leggi razziali e condotto il Paese alla catastrofe dell’alleanza con il nazismo genocidario e alla guerra di aggressione
3) Vicenza è medaglia d’oro per il ruolo avuto nella Resistenza: questo provvedimento è uno sfregio e un affronto ai tanti giovani che 75 anni fa sacrificarono la loro vita per donarci quella libertà di cui oggi godiamo.
4) L’abolizione della clausola rende le componenti moderate del centro-destra succubi del neofascismo: nel Comitato di Liberazione Nazionale non esistevano solo partiti di sinistra quali il PCI, il PSI e il Partito d’Azione, ma anche componenti moderate quali la DC, il PLI, la Democrazia Sociale. Oggi però la destra moderata risolve sé stessa nel neofascismo.
Danilo Andriollo (Presidente provinciale ANPI)
Luigi Poletto (Presidente della sezione ANPI della città)