mercoledì 5 febbraio 2020

HIT Show

HIT Show 8/2/2020? Datti una regolata!

Sit in davanti alla Fiera di Vicenza
Sabato 8 Febbraio dalle ore 10,00 alle ore 12,00



Fin dalla prima edizione è stato chiaro – a chi non aveva i paraocchi – che la fiera vicentina HIT Show costituisce un’abile operazione ideologico-culturale per incentivare la diffusione delle armi. Proprio per questo è subito diventata la passerella elettorale prediletta da diversi rappresentanti politici di una sola parte politica. HIT Show è infatti l’unico salone fieristico in tutti i paesi dell’Unione Europea in cui sono esposte tutte le armi cosiddette “comuni” (cioè praticamente tutte tranne quelle “da guerra”), insieme a prodotti alimentari e per l’outdoor: armi, marmellate, scarponi e tende, tutto fa brodo! Non solo. A HIT Show è permesso l’accesso al pubblico generico compresi i minorenni “accompagnati da un adulto”. Inoltre e – sta qui il punto – basta acquistare uno spazio espositivo per svolgere qualsiasi attività, tra cui raccogliere firme per iniziative di rilevanza politica (proposte di legge per la “legittima difesa”, petizioni e campagne contro le norme europee, ecc.), organizzare eventi “culturali” con i rappresentanti di un solo partito e senza confronto, invitare parlamentari per trovare agganci politici e finanche fare propaganda elettorale.


Un favore ai produttori di armi

Tutto questo non ha niente a che fare con un salone espositivo, ma fa comodo ai produttori di armi. Le attività legate alla caccia sono da anni in forte calo e le aziende hanno bisogno di trovare nuovi acquirenti. Hanno perciò deciso, sostenuti da alcuni schieramenti politici, di creare un nuovo mercato, quello delle armi da difesa personale: pistole, revolver, fucili a pompa e anche fucili semiautomatici, sì proprio quelli che vengono usati per fare stragi in America.
Per incentivare questo mercato occorre far leva sulla paura e sulla necessità di difendersi. La nuova legge sulla legittima difesa serve perfettamente agli scopi di produttori e rivenditori di armi: senza esporsi di persona hanno stabilito un filo diretto con i referenti politici di caratura nazionale, in grado di incentivare il mercato delle armi in cambio di voti alle elezioni.


Ma davvero le armi ci rendono più sicuri?

Oggi in Italia ci sono più omicidi con armi legalmente detenute che per “furti e rapine”. Ciò significa che se c’è un’arma in casa è molto più facile che venga utilizzata per ammazzare un familiare (molto spesso la moglie o la compagna), un parente o un vicino fastidioso, che non per fronteggiare eventuali ladri. I dati sono eloquenti. L’ISTAT riporta che nel 2018 ci sono stati “12 omicidi volontari consumati a scopo di furto o rapina” mentre, sempre nel 2018, l’Osservatorio OPAL ha registrato 50 omicidi commessi da legali detentori di armi o con armi da loro detenute: in 25 casi le vittime sono donne. In altre parole, gli omicidi compiuti con armi legalmente detenute superano ampiamente quelli commessi da malviventi per rapine. Non solo: oggi le armi legalmente detenute dagli italiani ammazzano di più della mafia (19 omicidi nel 2018).


E’ ora di darsi delle regole!

Fin dalla prima edizione di HIT Show, numerose associazioni nazionali e vicentine hanno chiesto ai promotori del salone di darsi alcune semplici regole: vietare gli stand che pubblicizzano corpi di sicurezza privati e di tipo paramilitare italiani ed esteri, proibire l'esposizione di armi destinate al “Law enforcement” (Forze dell’ordine), vietare la propaganda politica e raccolte di firme per petizioni, promuovere momenti culturali di confronto pluralistico, proibire l'accesso ai minorenni.
Finora i promotori di HIT Show hanno fatto orecchie da mercante, dimostrando così il vero volto del salone fieristico: un'operazione da mercanti in fiera per incentivare la vendita di armi e non la sicurezza dei cittadini!

Aderiscono:
MIR/IFOR Vicenza, Operazione Colomba - Corpo Civile di Pace della Comunità Papa Giovanni Xxiii", Associazione Da adesso in Poi, Fim-Cisl di Vicenza, Fiom-Cgil Vicenza, Movimento dei Focolari, CGIL di Vicenza, Salaam - ragazzi dell'olivo, Coalizione Civica Vicenza, Movimento Gocce di Giustizia, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII

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Comunicato Stampa del Convegno
Omicidi in famiglia, femminicidi e armi:
come prevenire l’illegittima offesa?

 A seguire Tavola Rotonda
“Fiere di armi e HIT Show di Vicenza”

Sabato 8 febbraio (ore 15.00-18.00)
c/o Missionari Saveriani, viale Trento 119, Vicenza


Brescia, mercoledì 5 febbraio 2020


L’Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza e difesa (OPAL) di Brescia e la Rete italiana per il disarmo promuovono sabato 8 febbraio (ore 15-18.00) presso la sede dei Missionari Saveriani di viale Trento 119 a Vicenza il convegno “Omicidi in famiglia, femminicidi e armi: come prevenire l’illegittima offesa?”. La seconda parte dell’incontro sarà dedicata ad una Tavola rotonda sul salone fieristico delle armi HIT Show, la cui sesta edizione inizierà il giorno stesso a Vicenza.

Il Convegno “Omicidi in famiglia, femminicidi e armi: come prevenire l’illegittima offesa?” avrà come relatori Fabio Piacenti (Presidente di EURES Ricerche Economiche e Sociali) che interverrà sul tema “Omicidi in famiglia e femminicidi in Italia”, Giorgio Beretta (Analista dell’Osservatorio OPAL) sul problema degli “Omicidi in famiglia con armi legalmente detenute”, Gabriella Neri (Presidente dell’associazione “Ognivolta” di Viareggio) che relazionerà su come “Prevenire i delitti con armi legalmente detenute”, Francesca Sogne (Centro Antiviolenza di Vicenza – CeAV) e Sonia Bardella (Centro “Donna chiama Donna” di Vicenza) che presenteranno il problema delle “Violenze in famiglia e violenza sulle donne a Vicenza” e le attività dei rispettivi centri. Introduce e modera Lorenza Zago (Giornalista de “La voce dei Berici”).

            Il Convegno intende favorire un approfondimento e un ampio confronto su un tema di particolare attualità come gli omicidi in famiglia e i femminicidi nel contesto della violenza di genere con specifica attenzione alle questioni relative alla detenzione legale di armi da fuoco, alla prevenzione e alla tutela delle vittime e dei loro familiari.

La seconda parte sarà dedicata ad una Tavola rotonda sul tema “Fiere di armi e HIT Show di Vicenza”. L’Osservatorio OPAL di Brescia e Rete italiana disarmo, fin dalla prima edizione del salone fieristico hanno evidenziato l’anomalia di HIT Show nel contesto delle fiere espositive di armi dei paesi dell’Unione europea. HIT Show si contraddistingue, infatti, per essere l’unico salone in cui vengono esposte tutte le tipologie di armi cosiddette “comuni” (cioè tutte le armi tranne quelle catalogate “da guerra”) a cui è permesso l’accesso al pubblico compresi i minorenni “accompagnati da un adulto”, nel quale non è previsto alcun divieto iniziative di chiara rilevanza politica (raccolte di firme per iniziative di legge, per petizioni e campagne) ed eventi “culturali” con rappresentanze di una sola parte politica. Il salone fieristico si è andato così caratterizzando come un’operazione ideologico-culturale, e di recente anche politico-elettorale, a favore della diffusione delle armi in Italia.

A fronte di queste gravi anomalie, l’Osservatorio OPAL di Brescia e la Rete italiana disarmo già negli anni scorsi hanno presentato precise proposte e hanno chiesto alle amministrazioni comunali di Rimini e di Vicenza di assumere le necessarie iniziative per pervenire ad un rigoroso regolamento di HIT Show. Le proposte avanzate dalle due associazioni sono state alla base di diverse iniziative (mozioni, ordini del giorno, ecc.) presentate e votate nei Consigli Comunali di Rimini e di Vicenza e interrogazioni sono state presentate anche nei Consigli regionali del Veneto e dell’Emilia Romagna.

Il Convegno e la Tavola Rotonda sono promossi dall’Osservatorio OPAL di Brescia e dalla Rete Italiana Disarmo. Aderiscono le seguenti associazioni di Vicenza: Arci Servizio Civile, Associazione Papa Giovanni XXIII, Banca Popolare Etica, Beati i costruttori di Pace, CGIL, CISL, Cristiani per la pace, FIOM-CGIL, Movimento dei Focolari, Movimento Gocce di Giustizia, Movimento Internazionale della Riconciliazione (MIR), Movimento Nonviolento, Pax Christi, Ufficio Diocesano per la Pastorale Sociale e del Lavoro. La Voce dei Berici è media partner.

Per contatti stampa:


L’Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere e le Politiche di Sicurezza e Difesa (OPAL) di Brescia è un’associazione di promozione sociale attiva dal 2004, promossa da diverse realtà dell’associazionismo bresciano e nazionale (Diocesi di Brescia, Collegio delle Missioni Africane dei Missionari Comboniani, Associazione per l’Ambasciata della Democrazia Locale a Zavidovici - Onlus, Camera del Lavoro Territoriale di Brescia “CDLT”, Pia Società di San Francesco Saverio per le Missioni Estere dei Missionari Saveriani, Servizio Volontario Internazionale - S.V.I.) e da singoli aderenti, per diffondere la cultura della pace ed offrire alla società civile informazioni di carattere scientifico circa la produzione e il commercio delle “armi leggere” con approfondimenti sull’attività legislativa di settore. Membro della Rete Italiana per il Disarmo, l’Osservatorio, ha promosso a Brescia diversi convegni, rassegne cinematografiche e spettacoli teatrali ed ha pubblicato sei annuari di cui l’ultimo dal titolo “Commerci di armi, proposte di pace. Ricerca, attualità e memoria per il controllo degli armamenti”, Editrice GAM, 2014 nel quale sono presenti due ampi studi sulla produzione e esportazione di armi italiane e bresciane. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito: www.opalbrescia.org.

La Rete Italiana per il Disarmo è un organismo nazionale di coordinamento sulle tematiche della spesa militare e del controllo degli armamenti. Fondata nel 2004 è composta dalle seguenti associazioni: ACLI, Archivio Disarmo, ARCI, ARCI Servizio Civile, Associazione Obiettori Nonviolenti, Associazione Papa Giovanni XXIII, Associazione per la Pace, Assopace Palestina, Beati i costruttori di Pace, Centro Studi Difesa Civile, Conferenza degli Istituti Missionari in Italia, Coordinamento Comasco per la Pace, FIM-Cisl, FIOM-Cgil, Fondazione Culturale Responsabilità Etica, GLAM della FCEI, Gruppo Abele, Libera, Movimento Internazionale della Riconciliazione, Movimento Nonviolento, Noi siamo Chiesa, Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere - OPAL Brescia, Pax Christi, Un ponte per.… Tutte le informazioni sono disponibili sul sito: www.disarmo.org.