domenica 11 settembre 2011

Al Presidente della Repubblica Italiana


Al  Presidente della Repubblica Italiana  

e per conoscenza:
Al Prefetto di Vicenza dr. Melchiorre Fallica
Al Questore di Vicenza dr. Angelo Sanna
Al Vescovo di Vicenza Mons. Beniamino Pizziol                                                                   
Al Sindaco di Vicenza Achille Variati
Al Sindaco di Arcugnano  dr. Paolo Gozzi
Al Sindaco di Longare Gaetano Fontana


Vicenza, 11 settembre 2011

Nel decimo anniversario dell' 11 settembre 2001, per prima cosa il ricordo va alle vittime, sia quelle direttamente provocate dalla follia omicida di quel giorno, sia ai caduti nel corso delle guerre in Afghanistan e in Iraq.
Riesaminando quanto drammaticamente avvenuto quel giorno di dieci anni fa, e grazie anche al lavoro di ricerca svolto dal (1) Movimento per la Verità sull'11/09/2001, ci siamo trovati davanti ad elementi molto inquietanti che caratterizzano quell'evento. L'analisi in questione sconfessa i risultati ufficialmente comunicati, portandoci a considerazioni molto diverse da quelle che - ora lo possiamo dire - qualcuno ha voluto farci credere.
Il collassamento delle torri 1 e 2 (Twin Towers), causato dagli incendi provocati dall'impatto dei due aerei, è avvenuto in poche manciate di secondi, quello dell'edificio 7 è consistito in una caduta libera: in entrambe le situazioni la struttura in acciaio non ha opposto alcuna resistenza. Per la prima volta nella storia tre edifici con strutture portanti in acciaio sono crollati in verticale.
Le riprese dei crolli e le esplosioni udite dai testimoni fanno pensare piuttosto a delle "demolizioni controllate". Allo stesso modo, inquietante ci appare il fatto che lo schianto dell'aereo sul Pentagono, che lo avrebbe inghiottito nella sua struttura con ali e motori, non abbia lasciato resti significativi all'esterno.
Tutto questo può ragionevolmente portare a pensare che - al di là dei diciannove presunti dirottatori - ci sia stata una regia occulta che ha condotto l'operazione perpetrando l'omicidio di migliaia di persone, vittime sacrificali di una accelerazione della storia funzionale al proprio tornaconto. Quando infatti i valori fondamentali di una società sono il denaro, la ricchezza, il potere economico, allora le persone - ciascuna con la sua storia e la sua dignità - non contano nulla e ci ritroviamo con un omicidio di massa sull'altare del dio denaro.
Dopo quell'11 settembre, il "proprio tornaconto" è risultato essere una nuova dislocazione strategica delle forze armate statunitensi, e lo scatenarsi di una nuova barbarie contro due nazioni sovrane, Afghanistan e Iraq, provocando una quantità enorme, e non misurabile con esattezza, di vittime quasi tutte civili. L'uso poi massiccio e indiscriminato di proiettili all'uranio impoverito ci fa dire che si tratta di veri e propri crimini, viste le conseguenze letali di tale sostanza sugli esseri viventi. (2) Tra i militari Italiani impiegati in missioni all'estero esposti agli effetti esplosivi di quelle armi si contano 217 morti e 2.540 ammalati.

Considerazioni finali
Indelebili nel cuore rimangono le parole dell'art. 11 della nostra Costituzione, quali "L'Italia ripudia la guerra ... affievolisce la sua sovranità per favorire quelle organizzazioni internazionali rivolte alla pace e alla giustizia fra i popoli".
Sulla base dei fatti e delle considerazioni sopra esposte, riteniamo il governo degli U.S.A. responsabile di gravi crimini contro l'umanità.
La condivisione politica e il supporto logistico dei governi italiani che si sono succeduti nell'appoggiare guerre di dominio, con obiettivi di controllo delle risorse energetiche e di gestione geopolitica di territori immensi appartenenti ad altre nazioni, dimostrano la nostra complicità in questi crimini. Oltretutto con l'ostentazione spudorata di chi si dichiara persino "amico personale" del primo responsabile di tali orrori.

Riteniamo quindi che
1.    tutte le attività militari delle Forze Armate degli Stati Uniti d'America presenti sul territorio Italiano siano da ritenersi illegali, in quanto in (3)contrasto con la nostra Costituzione,
2.  le missioni militari Italiane all'estero al seguito di attività militari statunitensi (Afghanistan, Iraq, ora anche Libia) debbano essere ritirate immediatamente, perché l'Italia non venga considerata complice di così gravi crimini contro l'umanità.

Certi della Sua attenzione, ci permetta di sperare che la pace in un mondo liberato dalle armi, dalla violenza e dalla sopraffazione sia possibile, e che il nostro Paese possa dare l'esempio di un primo passo verso quella direzione.


Con stima,
Bonato Bruno del "GRUPPO PRESENZA LONGARE"
presenzalongare.blogspot.com

Fonti: 
(1) 911 TRUTH MOVEMENT  (MOVIMENTO PER LA VERITA' SULL'11 SETTEMBRE)
(2)VITTIME URANIO.COM
(3) COSTITUZIONALISMO.IT